Nel cuore selvaggio della penisola Iberica

Due Grifoni si rinfrescano all’ombra di una pianta – Canon 7D, 300 f/4 L (f/9.0, 1/640, 800iso). Capanno.
Negli ultimi due mesi sono stato nel cuore della penisola Iberica, all’interno della Riserva Biologica Campanarios de Azaba, un’area naturale gestita dalla ‘Fundacion Naturaleza y Hombre’ e da ‘Rewilding Europe’, due organizzazioni che lavorano per la tutelare la conservazione di specie e ambienti naturali.
Il mio compito era quello di esplorare l’area per conto di “SKUA Nature Group” e di individuare situazioni interessanti per il turismo naturalistico e la fotografia.
L’ “Oeste Iberico” è una delle aree d’Europa meno densamente abitate in cui antropizzazione e sfruttamento del paesaggio sembrano contenuti, un’area in cui la fauna e la “wilderness” stanno riprendendo i loro spazi.
L’area è dominata da migliaia di ettari di dehesa, una tipologia ambientale condizionata dalla pastorizia e dall’allevamento dei secoli passati. Una sorta di immensa foresta aperta e luminosa dominata da imponenti querce.

Un Capovaccaio cerca dei resti alimentari nei pressi di una carogna – Canon 7D, 300 f/4 L (f/6.3, 1/400, 1000iso)

Un cucciolo di capriolo si abbevera ad una pozza – Canon 7D, 300 f/4 L (f/6.3, 1/2000, 1600iso). Capanno.
L’ambiente della Dehesa è uno dei paesaggi semi-naturali più antichi d’Europa, modellato e gestito dalla mano dell’uomo da oltre 2000 anni. Negli ultimi anni l’allevamento e la pastorizia di animali domestici, come maiali e vacche, non sono più praticati intensamente come un tempo, favorendo così il ritorno di molte specie animali. La presenza di vaste aree naturali favorisce la presenza di grandi uccelli predatori, come Avvoltoio monaco, Grifone, Capovaccaio, Biancone, Aquila minore, Cicogna bianca e la più rara Cicogna nera, Nibbi, ecc… Tutti animali che in queste aree possono ritrovare nutrimento e siti riproduttivi. In particolare, per tutti gli uccelli da carogna, sono in corso diversi interventi di alimentazione supplementare, così da favorire la sussistenza di queste popolazioni.
Molte delle fotografie presenti in questo articolo sono il risultato di appostamenti all’interno di capanni fotografici opportunamente collocati in prossimità di aree di alimentazione supplementare, dette in spagnolo “Muladar”. E’ il cerchio della vita, la morte di un individuo può dare vita ad altre specie.
Anche i mammiferi beneficiano di questa situazione e alcune specie rare in Europa, come lo Stambecco iberico o la Genetta sono qui in espansione fianco a fianco a specie più comuni come il Capriolo.

Maschi di stambecco iberico si riposano all’ombra di una roccia, Peña de Francia – Canon 7D, 300 f/4 L (f/6.3, 1/1000, 1250iso)
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A really stunning set of images! 🙂
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Thanks for stopping by here heartical!
Iberian peninsula is really a paradise for naturalists. Lot of small animals and wild landscapes are present too, and vultures and big mammals are only the biodiversity’s tip ;).
As soon as possible I will post something about the western iberian “little wildlife”.
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