Namaqualand sotto le stelle (parte 3a)
Stellata sopra il Richtersveld National Park – Canon 7D, sigma 15mm fisheye (f/2.8, 30”, 1000iso )
Il deserto è tra i pochi ambienti terrestri dove è possibile guardare all’orizzonte senza vedere una sola luce, a 360°. Passare una giornata in deserto aiuta a comprendere perfettamente il significato della parola “wilderness”. Chi ha la fortuna di pernottare in deserto in una notte senza luna, può godere a pieno dell’immensità del firmamento.
La mia prima notte in deserto è stata un emozione fortissima, una visuale di oltre 10 chilometri in ogni direzione e neanche una luce, non una macchina, una casa o un fuoco. E per quanto possa sembrare disabitato il deserto del Karoo, mai ho ascoltato il silenzio. Tra i miei “incontri sonori” più interessanti sicuramente i rapaci notturni. Un Gufo reale del capo (Bubo capensis) si è svelato al canto in una notte di luna, all’interno di una gola rocciosa tra gli inselberg desertici della piccola città mineraria di Aggeneys, in un paesaggio surreale dominato da piante di Aloe e pareti rocciose. Mentre un Succiacapre lentigginoso (Caprimulgus tristigma), un Gufo reale maculato (Bubo africanus) e un Barbagianni (Tyto alba) si sono fatti sentire in ambiente di Karoo. Altri suoni e rumori che hanno spesso attirato la mia attenzione e alimentato talvolta paure infondate, erano dati dai passi e dai soffi delle piccole antilopi saltarupi (Oreotragus oreotragus) e dall’attività notturna di alcuni piccoli animali.
Quale posto migliore per tentare di fotografare qualche insolito paesaggio.
Aloe dicotoma in una notte di luna piena, Aggeneys – Canon 7D, sigma 15mm fisheye (f/2.8, 20”, 800iso)
Un piccolo scorpione di roccia in attività notturna – Canon 7D, sigma 15mm f/2.8 fisheye, (f/8.0, 1/80, 1000iso). +Luce UV.
Pernottamento sotto le stelle, Garies – Canon 7D, sigma 15mm fisheye (f/2.8, 30”, 800iso)